Quale decisioni sono state prese dalla Banca Centrale Europea?

L’economia Usa ha sovraperformato quella del Vecchio continente negli ultimi tempi, ma la debolezza dell'Europa potrebbe diventare la sua forza. La Banca centrale europea, infatti, potrebbe tagliare i tassi di interesse prima e più rapidamente rispetto agli Stati Uniti. In base alla nostra valutazione, il mercato azionario europeo è valutato in linea con il fair value, ma il sentiment positivo è un driver potente e potrebbe spingere i listini nel 2024.


Il quadro delle valutazioni dei vari settori è molto eterogeneo e il taglio ai tassi di interesse potrebbe essere, per alcuni, la causa di ulteriori perturbazioni. Il comparto finanziario, che aveva beneficiato dell'aumento del costo del denaro, potrebbe subire effetti negativi, mentre le utility e le aziende dell’industria dei beni di consumpo potrebbero trarne vantaggio.

L'inflazione europea è sotto controllo?



Non ricordo un altro periodo in cui le parole dei banchieri centrali e i dati economici, per quanto banali, abbiano avuto così tanta importanza agli occhi degli investitori. Per quanto riguarda le nostre valutazioni, sia il mercato azionario statunitense che quello europeo sono in linea con il fair value. Questo, nonostante una crescita economica relativamente debole, un elevato livello del debito pubblico e un alto costo della vita in entrambe le regioni.

Allora perché le valutazioni di mercato sono costose nonostante tutti questi evidenti aspetti negativi? In sostanza, gli investitori vedono oltre le attuali difficoltà e attendono con impazienza una riduzione dei tassi d'interesse rispetto ai massimi attuali. Le tempistiche di questi tagli, tuttavia, dipendono da una serie di fattori.

Come sta andando l'economia e i banchieri centrali sono nella posizione di poter tagliare i tassi a breve? Negli Stati Uniti, l'inflazione è appena sopra il 3%. In notevole calo rispetto al 9% di due anni fa, ma ancora oltre il 50% più alta del livello obiettivo della Federal Reserve. In Europa, l'inflazione è scesa più rapidamente, con l'ultima lettura che dice +2,6%. Il tasso di inflazione è ancora lontano dal target del 2%, ma l'impulso e la traiettoria del calo sembrano lentamente scalfire le preoccupazioni della Banca centrale europea relativamente a una ripresa dell'inflazione.


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